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  1. Mysti™
     
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    Come al solito, la piazza era il trionfo della festa che stava per essere celebrata, era un trionfo di fiocchi, erba, uova e cioccolato...
    ...la Pasqua era in ogni angolo.
    Questa volta, il buffet era stato ampliato e costeggiava quasi tutto il lato a nord della piazza, e, sopra ad una tovaglia rosa e verde immacolata, migliaia di uova al cioccolato di mille e più colori e soffici colombe ricche di canditi e mandorle diffondevano nell'aria di un dolce odore di zucchero.
    Il pavimento, di solido freddo e di pietra, per volere di Jack era stato rimpiazzato da una soffice erbetta fresca, ottenuta tramite la magia, che rifletteva il pallido sole che rischiarava il cielo e faceva sembrare la città e la piazza meno lugubre e tenebrosa.
    I pali storti e arrugginiti, ora sembrano dritti e colorati grazie ai soffici nastri rosa, azzurro e verde che ne ricoprivano la superficie.
    Persino i muri tristi e grigi delle case e degli edifici che sfociavano sulla grande piazza era stati dipinti per l'occasione.
    Certo, la magia aveva fatto gran parte del lavoro, poichè tutta la magnificenza del luogo, l'indomani sarebbe morta, riportando il tutto a com'era prima, senza preservarne nemmeno una piccola traccia, colori dei muri e erbetta del pavimento compresi.
    E che dire poi, della dolce musica che proveniva dall'alto, dal grande frontone del municipio? Lì era stato posto un enorme auto-parlante, di modo che la musica si diffondesse tutt'intorno per allietare ogni cittadino in questo gaio giorno.
    Ma adesso...bando alle ciance!
    Già si vedono scope volare all'orizzonte, lupi che si avventano famelici ghiotti di uova al cioccolato, zombie che arrancano sull'erba fresca e bambole che sorridono ballando al ritmo di musica.
    E scheletri gaia che scaldano le ossa sotto il tiepido sole mentre fantasmi svolazzano da ogni parte per godere a pieno di ogni angolo della piazza, persino qualche bau-bau emerge dall'oscurità per bearsi di tanta bellezza.
    Ma demoni?? Beh, per il momento, di demoni non se ne vede (del resto, la pasqua è una festa completamente devota ad una persona a loro totalmente avversa) eppure arriveranno...
    ...con un tempo simile, le ore ali fremono per volare e...
    ...perchè non fare un salto a bearsi di una festa simile? Sia mai che...una dolce cioccolata calda non abbiano voglia di berla...



    Dichiaro ufficialmente aperta la rule dedicata alla festa di Pasqua!

     
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  2. Talitha¼
     
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    Paige Mary Condie

    Tutto era riuscito al meglio: il progetto che Jack aveva presentato la settimana prima all'assemblea cittadina era stato rappresentato nei minimi dettagli (beh...mancava la mascotte che, vestita da coniglio rosa, distribuiva uova ai partecipanti ma...per il resto, tutto era perfetto).
    E anche Paige si sentiva rializzata: l'erba era stata fatta anche grazie a lei che si era prodigata per cercare la fiala che occorreva ai maghi per realizzare l'incantesimo.
    Anche quel giorno, c'era il sole...
    ...quella primavera il sole non era mai mancano neppure una volta, cosa rara dato che la coltre di nubi da oltrepassare era molto spessa!
    Con questa luce, la figura del fantasma si faceva ancora più vitrea e trasparente, tanto che era quasi difficile scorgerla, eccetto per il vento gelido che creava al suo passaggio.
    A quanto sembrava...era la prima ad arrivare!
    wow! pensò eccitata Paige, mentre, come una bambina, incominciava a volteggiare felice tra i pali, in mezzo al tavolo dei buffet e su su fino all'auto-parlante e poi rasente alla fresca erba che, nonostante la sua derivazione, pareva tutto fuorchè artificiale.
    Era raro che Paige fosse in anticipo: certo, non arrivava mai in ritardo -come sovrana, doveva garantire la sua presenza in tempo- ma...in anticipo mai.
    Di solito, quando arrivava, alcuni cittadini erano già nel bel mezzo dei festeggiamenti e persino qualche sovrano la anticipavano.
    Questa volta, evidentemente, qualcosa era cambiato.
    Eppure...
    ...a lei non sembrava di essersi mossa prima del solito!
    Si fermò dopo qualche minuto di svolazzamenti, apparentemente parca dell'esplorazione, e si adagiò di fianco ad un palo verde.
    Sospirò.
    Le piaceva particolarmente la festa di Pasqua: niente demoni fra i piedi, niente problemi...
    ...ma soprattutto..
    niente lui...
    Dante...disprezzava quel sovrano dal profondo del cuore: malvagio, calunniatore,egoista, spietato, guerrafondaio e egocentrico.
    Aveva tutte le caratteristiche che un buon sovrano dovrebbe addirittura cancellare dal suo vocabolario.
    Ancora si chiedeva come mai, un uomo intelligente e astuto come Jack, lo avesse voluto nella schiera dei regnanti.
    C'erano tanti demoni meglio di lui!
    Scosse la testa irata, volendo scacciare la rabbia che le saliva alla mente nel ricordarsi di un elemento tanto spregevole.
    Oggi dimenticatelo, tanto non lo vedrai.
    Sorrise rincuorata allora e, con occhi lucenti, accolse le prive figure che stavo arrivando nella piazza.
    Anche se forse...
    ....la fantasmina aveva gioito troppo presto...





    © Talitha¬º
     
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  3. Mysti™
     
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    hugouHugo



    Arrivò, come al solito, fra i primi: non era una coso che Hugo volesse questo.
    Amante della clama e della pace com'era, non avrebbe sopportato di arrivare ad una festa quando ormai la gente popolava la piazza e le vie adiacenti dando vita ad un caos senza precedenti.
    Mentre adesso...tutto era pace, tranquillità e serinità e il sole riusciva ancora ad accarezzare intermante la sua figura senza che una moltitudine di persone non lo nascondesse.
    Eppure non riusciva per niente a godersi questa sensazione poichè da due giorni a questa parte, il suo cuore e il suo animo sembravano ricercare solo odio, tristezza, amarezza e struggimento e si crogiolava in queste devastandolo fin nel profondo.
    Inutile dire che la causa scatenante fu quel giorno, quel nefasto giorno di san valentino (maledetto quel giorno e chi creò tale festività!) quando, ritornando dalla festa distrutto dopo aver perso tra la folla la sua amata, l'aveva ritrovata vicino alla Bottega stregata, nascosto nelle vie tenebrose dei sotterranei, avvinghiata a quel odioso demone che ha fama di essere scontroso e arrogante (e Hugo non poteva non dare ragione a queste voci).
    Solo grazie ad una piccola grata poco prima della bottega li aveva visti e, non appena aveva potuto scorgere i capelli setosi e bruni del suo angelo il cuore smise di battere.
    Non sapeva ancora perchè aveva regito così ma...una parte di lui si sentiva rubato di qualcosa, come se la strega fosse già stata sua e quel demone schifoso gliela stesse tirando via a morsi.
    Tutta colpa di quel memento mori, ne era certo: quel legame di sangue che aveva creato lo faceva stare così male ma...
    ...possibile che fosse solo colpa di quello?
    Non era uscito di casa per due giorni.
    Era la prima volta che il sole gli lambiva il volto nonostante le due gionate precedenti fosse stata incredibilmente belle.
    Anche malvagio dunque il sole, anche lui volle prendersi gioco del suo cuore grigio e tempestoso contrapponendolo a giornate solari e calde.
    Ma ore eccolo lì.
    Si mise a sedere nella prima panchina che vide, attento a non rovinare le decorazioni a forma fi uovo che erano state poste con cura ai lati e si prese la testa fra le mani.
    No, non aveva per niente voglia di festeggiare ma...
    ...l'usanza della città voleva che ogni cittadino partecipasse alle feste e lui di certo non avrebbe peso la Pasqua per colpa di un demone schifoso e una strega che le aveva spezzato il cuore (anche se inconsapevolmente).
    Inoltre è la pasqua, e a pasqua di demoni non dovrebbero esserci....




    ©Mysti™
     
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  4. Talitha¼
     
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    witchbysimosi2Dante



    Perchè perchè perchè aveva accettato! Perchè si era lasciato convincere!
    -A-a---aaaaa--ciu!-
    Come aveva potuto giurare a Jack che sarebbe stato presente a questa schifosa e inutile festa??
    "serve un guardiano, qualcuno che tenga in riga la folla....
    ...e tu sei l'ideale! Incuti paura a chiunque!"
    E si era lasciato convincere.
    L'immagine di lui che incute paura tenendo in raga la gente...lo aveva assuefatto e così era caduto nella rete dello scheletro come un moscerino in quella del ragno.
    Si maledisse per l'ennesima volta mentre, senza neppure indossare la sua armatura da festa, usciva dalla sua grotta nella bolgia.
    I raggi del sole che lo avvolsero lo fecero stare ancora più male di quanto già non stesse e si appoggiò al primo muro che trovò.
    Si perchè non solo stava andando ad una festa che odiava...
    -AAAAACIùùùù-
    ...ma aveva anche un raffreddore terribile e la febbre piuttosto alta.
    E, vi posso garantire, un demone si ammala poche volte (soprattutto un demone della stazza di Dante) ma quando questo succede beh...
    ...si salvi chi può!
    Si avvolse ancora di più nella felpa marrone stringendosi la sciarpa che aveva al collo ancora di più mentre con un fazzoletto di stoffa nero, si asciugava il naso.
    Stava malissimo...non si ricordava un'altra volta in cui fosse stato tanto male prima.
    Per questo arrivò alla festa ben un'ora dopo essere partito di casa: non voleva volare, e comunque, le ali non avrebbero sostenuto il suo peso fragili e infreddolite com'erano e aveva preferito lasciarle ripiegate dentro la schiena, nascoste dalla pensate felpa.
    E il sole certo non aiutava.
    Quei raggi gli impedivano di vedere bene aggravando la sua vita già appannata dalla febbre.
    Insomma...era davvero quello che si suol dire uno straccio.
    E forse....
    ...fu appunto per questo che non si accorse nè del povero mago straziato seduto sulla panchina dall'altro lato della strada nè del fantasma che svolazzava sopra le sue corna.
    Si limitò a sedersi sulla gradinata del municipio, tirando fuori un pacchetto di fazzoletti versione deluxe che avrebbe finito nel giro di un minuto.
    -aaaaciiù!




    © Talitha¬º
     
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  5. cøldbone
     
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    Donatien


    *tak* ... *tak* ... *tak* ... Suono udibile sino a svariati metri di distanza in quell'aria ancora spoglia di suoni, ma che prima del tramonto si sarebbe riempita di una gran baraonda. La festa di Pasqua! Come uno dei regnanti della città era suo dovere farsi vedere, almeno per un poco, a questa festa; l'aveva promesso a Jack e lo aveva accettato quando decise di assecondarlo nel momento un cui gli chiese di fare da regnante.
    Non aveva granché voglia di sorbirsi tutti quei noiosissimi rumori da 'sagra', era decisamente più un tipo da ballo in maschera, per questo decise di presentarsi un po' prima all'evento, così avrebbe potuto andarsene quando voleva e la gran maggioranza del popolo lo avrebbe visto comunque.
    Indossava uno sfarzoso vestito verde scuro, ricamato d'oro in più punti, scarpe nero fumo anch'esse molto antiche ma in perfette condizioni, anche se ciò che saltava all'occhio era il cilindro che teneva sul capo; datato 1800 era relativamente 'più giovane' degli altri abiti che indossava.
    *tak* ... *tak* ... *tak* ... Continuava lo scandire ritmico, lento, mentre la meta si avvicinava e il sole saliva alto nel cielo illuminando i suoi occhi verde smeraldo.
    Il suo sorriso era smagliante, affascinante e terrificante allo stesso tempo, illuminava il suo bianco volto dandogli un'aria falsa e beffarda, con quei canini che si notavano a malapena dalle sue labbra leggermente dischiuse.
    Quando arrivò alla piazza non fu sorpreso di vedere già altre creature, in particolare notò come già altri due regnanti si distinguevano perfettamente da tutti gli altri. I suoi occhi ferini non mancarono di scorgere Dante, il regnante dei Demoni seduto sulle scale, e Paige Mary, quella parvenza di bellezza che era stata, 'appoggiata' ad un palo.
    Decise di presentarsi per prima cosa a quest'ultima, sapeva che con Dante il massimo della conversazione sarebbe stato "Che cosa vuoi vampiro?", o "Io sono il più forte", o ancora "Damerino dei miei stivali, ti ammazzo" e bla bla tante altre cose che un demone direbbe. Dopotutto erano quasi tutti così, considerano solo se stessi, e migliori in tutto! Così odiosi, persino Donatien non era granché in buoni rapporti, ma dopotutto chi lo era? Persino loro stessi non lo erano tra di loro!
    - Signorina Condie.. - Fece con la sua voce limpida e passionale togliendosi il cappello dalla testa, in segno di rispetto, ed accennando ad un lieve inchino. - E' sempre un meraviglioso piacere essere in presenza della sua leggiadra bellezza.. - I riccioli dorati splendettero alla luce del sole, almeno fino a quando non furono nuovamente coperti dall'antico cappello. - Mi permetta.. i raggi solari che bagnano il suo essere la mutano nella stella più bella che abbia mai visto. - Sorrise guardandola quindi negli occhi. - Ed io sono piuttosto anziano.. Come sta in questo giorno di festa? - concluse al fine guardandosi di sfuggita attorno a se.
    Non conosceva bene il fantasma, o almeno non come vorrebbe, in effetti non conosceva molto bene alcun regnante della città! Era relativamente nuovo, ma di tempo ne aveva a iosa.

     
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  6. Mysti™
     
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    mysti

    Oscar



    Correva impettito per le vie della città.
    Era in ritardo, maledettamente in ritardo: era SEMPRE arrivato prima, e questa volta, dato che il sole lo aveva sorpreso dalle grate della sua mesta residenza nel ponte del ricordo, sapeva che , per questa volta, nella piazza ci avrebbe trovato qualcun'altro.
    Ma lui era, o almeno si sentiva, dal momento che nessuno lo aveva mai eletto ufficialmente, il "guardiano"della città, garante dell'ordine e della disciplina...
    ...ecco perchè era INDISPENSABILE che lui fosse lì ad accogliere le persone, ad accogliere persino il sole mentre, fermo immobile comporto ed impettito, faceva da guardia alla piazza.
    Così, quando i suoi occhi cremisi diedero un primo sguardo alla piazza e la videro già piuttosto affollata, sospirò e i bulloni ai lati nella sua bocca si spostarono leggermente.
    E fu proprio mentre stava avanzando con aria sconsolata verso il suo solito posto sulla scalinata del municipio che, con la cosa dell'occhio, si accorse di non essere l'unico sovrano nella piazza.
    Poco lontano da lui, una decina di metri al massimo, Paige e Donatien stavano parlando tra loro.
    Si da il caso che, tra tutti i sovrani, quelli erano i due che di più preferiva: del vampiro invidiava la classe e il carisma e la diplomaticità con coi risolveva le questioni della sua razza, del fantasma invece lodava la regalità d'animo e la solarità e inoltre....
    ...era anche molto, ma molto carina!
    Con questo non voleva togliere niente ad altri sovrani come Helen e Tya ma la bellezza che Paige offriva a chiunque la guardasse non aveva niente di arcano o proibito bensì era delicata e salvifica, solare e genuina.
    Era per questo che lui, il soldatino Oscar, preferiva di gran lunga un sorriso spontaneo di Paige che uno sguardo malizioso di Tya o un vestito scollato di Helen.
    -Paige!! Donatien!!- urlò il soldatino con un braccio teso rivolto verso i due sovrani cercando di catturare la loro attenzione mentre, con passo meccanico, si avvicinava ai due
    -come andiamo? Inizia ad affollarsi...c'è stato qualche problema? Avevo paura che senza il mio controllo questi scalmanati si impegnassero subito in qualche rissa o roba simile....- e proprio mentre gettava uno sguardo in giro, vide sulle scalinate del municipio Dante,il regnante dei demoni, nel medesimo posto che occupava lui di solito,che gettava uno sguardo di brace sulla gente nella piazza.
    -CHE COSA CI FA LUI QUI?- chiese irato il soldatino, scandendo bene le sue parole, mentre i suoi occhi di rubino diventavano due piccole fiamme -e soprattutto COSA STA FACENDO AL MIO POSTO QUEL DEMONE?








     
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  7. Talitha¼
     
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    Paige Mary Condie


    Nel momento in cui aveva visto il vampiro venirle incontro con il solito passo elegante e raffinato, non aveva aspettato ad essere raggiunta: si era fiondata nella sua direzione con un raggiante sorriso stampato sul volto azzurrino inventando il vampiro di un vento tiepido che li scompigliò i capelli.
    -Signor Donatien!- salutò rispondendo con un leggere inchino del capo al gesto ossequioso di Donatien; di sicuro, se ancora ne avesse avuto la possibilità, sarebbe arrossita al complimento che le aveva regalato con un sorriso.
    -E detto da un uomo bello e talentuoso come te il complimento ha ancora più valore- sussurrò pudica il fantasma, che, nonostante l'età, non riusciva ancora ad abituarsi ai complimenti che le rivolgevano (giudicati da lei esagerati e piuttosto finti la più parte).

    Mi permetta.. i raggi solari che bagnano il suo essere la mutano nella stella più bella che abbia mai visto. -
    - Ed io sono piuttosto anziano.. Come sta in questo giorno di festa?


    Dissimulò gli altri complimenti coprendosi il viso con una mano magra e accennando un sorrisetto.
    -Beh...si sta piuttosto bene, per il momento non vedo gente indesiderata....-
    e accennò uno sguardo d'intesa al vampiro.
    Donatien non era uno dei sovrani con il quale il fantasma aveva un profondo rapporto, eppure sapeva benissimo che poteva capire chi fossero o meglio, chi fosse la persona alla quale si stava riferendo.
    Svolazzò dall'altra parte del vampiro, non sopportava stare troppo ferma nella solita posizione, e quel gesto fece quasi volare dal capo di Donatien l'antico e ricercato cappello.
    -Scusa!- si affrettò a dire Paige mentre con le mani si affrettava a parare la sua caduta al suolo ma l'azione risultò nulla: per fortuna il cappello rimase sul capo biondo del vampiro.-
    Sospirò; se avesse fatto cadere quel cappello per terra, di certo si sarebbe giocata la chance di risultare simpatica a Donatien.
    Se c'era una cosa infatti che caratterizzava la maggior parte dei vampiri, era la morbosità e la cura per le loro cose e il loro aspetto esteriore...
    ...e il rigore e la raffinatezza con cui il vampiro si mostrava al pubblico sembravano testimoniare appunto questo!
    Paige stava per riaprire la bocca, tentando di tirare fuori un nuovo argomento per non lasciare sfumare la conversazione quando una voce familiare le giunse all'orecchio da poco lontano.
    Oscar veniva loro incontro, con il suo solito passo meccanico e preciso, mentre con un braccio tentava di catturare la loro attenzione:
    -Aahhaa Oscar! Metti giù quel braccio!! Ti abbiamo visto!!-
    disse felice, mentre si attorcigliava alla figura del regnante delle bambole per fargli sentire il suo caloroso benvenuto ( era prassi dei fantasmi dimostrare affetto avvinghiando la propria coda di nebbia alle altre persona, così Paige non era da meno).
    Ma poi, non appena lo sguardo del soldatino si fece tirato e la voce dura, Paige cancellò ogni traccia di sorriso dal volto per puntare i suoi occhi nella stessa direzione di quelli di Oscar.
    Seduto sull'imponente gradinata del Municipio, Dante era intento a pescare da una scatolina blu un fazzoletto bianco mentre, con una mano, si aggiustava la sciarpa multicolorw al collo.
    -COOOSA?- Disse poi, mentre i suoi capelli incominciarono ad agitarsi ancora di più per via dello scatto irato con cui si alzò in aria.
    -Ma cosa id fa lui qui??? E' pasqua!!!! I demoni....a pasqua...io...AAAAARGH!-
    Si....poteva dire addio alla pace che tanto desiderava.



    Bene, il primo giro è concluso (manca ems ma mi ha chiesto se poteva saltare il giro per poi entrare nel secondo e quindi mi sono sentita libera di darle il permesso^^
    Quindi l'ordine definitivo di ruolata è il seguente:

    Paige,Hugo,Dante l'incompreso, Donatien,Oscar, Helen

    Buon divertimento a tutti voi!



    © Talitha¬º
     
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  8. Talitha¼
     
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    witchbysimosi2Dante


    Il sole finalmente era arrivato in alto nel cielo azzurro e privo di nuvole e, come i raggi si era insinuati in ogni angolo della città, così anche la malattia di Dante si era intrufolata in ogni sua parte del corpo.
    Occhi gonfi e lucidi, naso arrossato per le numerevoli volte in cui si era soffiato il naso, schiarpa avvolta in numerosi giri al suo collo, felpa pesante (nonostante i 20 gradi di caldo) e tremore nelle mani e nelle gambe.
    Era uno straccio.
    Ogni tanto però, nonostante il suo aspetto non fosse dei migliori, gettava un'occhiata alla gente intorno.
    La piazzia si era infine popolata e il chiasso iniziava ad innervorsilo.
    Ah...la testa...
    pensò gemendo, mentre allungava una mano verso l'ennesimo fazzolettino ma...
    ...non lo trovò e, con mala grazia, lanciò lontano il sacchetto vuoto mentre pronunciava sproloqui e bestemmie varie.
    Stava davvero male...
    ...e ora doveve persino andare in cerca di un nuovo 'pacco di fazzoletti!
    Così, dopo aver maledetto per l'ennesima volta il pacchetto finito si alzò lentamente, come se all'improvviso sentisse sulle sue ossa tutti i miliardi di anni che aveva e, solo una volta che si fu completamente alzato, incomiciò a scedere le gradinate.
    La coda stava bassa, muovendosi poco e toccano quasi il terreno trasmettendo tutta la fiacchezza e la stanchezza del resto del corpo.
    Adesso?
    Dove poteva andare?
    Vide poco lontano il buffet.
    Di solito lì ci sono dei fazzoletti...
    pensò alzando le spalle e, con il solito passo flemmatico, si diresse verso il buffet.
    Eppure forse per stanchezza, forse perchè la febbre gli aveva annebbiato la vista o forse solo perchè non prestò molta attenzione, non notò nè il soldatino, nè il fantasma nè il vampiro a nemmeno 10 passi da lui.

    Mysti perde il turno





    © Talitha¬º
     
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  9. cøldbone
     
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    Donatien


    - Ah! Ma guarda.. la mia marionetta preferita!- Fece quando vide Oscar avvicinarsi. Era anche l'unica bambola che per ora conosceva, ma questi erano fondamentalmente dettagli e non c'era bisogno di farlo sapere a tutti. Notò quindi con un po' di compatimento la reazione che ebbero gli altri due regnanti alla vista del demone. - Suvvia, calmatevi ve ne prego.. - Disse ad entrambi adocchiando ora il demone alzatosi in maniera del tutto barcollante. - Non fasciatevi la testa prima di rompervela.. - Cosa alquanto difficile dato il loro essere e che poteva suonare addirittura leggermente ironica. - Se non gli date neanche un possibilità non sarete dissimili da quelli della loro risma.. - Concluse quindi osservando meglio il demone.
    Era.. raffreddato?! Si insomma, stava visibilmente da 'cani', non c'era bisogno di un medico per capirlo. Uno della sua razza.. ammalato? A dir poco sorprendente. Per fortuna la razza Vampirica era completamente immune a queste malattie, da esseri inferiori! O almeno così pensava lui.
    - Beh, io vado.. signori. - E si allontanò da quel gruppetto dirigendosi verso Dante. *tak ... tak ... tak*
    Non gli disse nulla, non si accorse nemmeno del suo arrivo; era davvero un supplizio per gli occhi vederlo ridotto così! Eppure tirò fuori il fazzoletto pulito di seta bianca che aveva nel taschino sinistro e glielo porse esclamando a voce bassa il suo nome. - Dante.. - Così, come modo per salutarlo. - Mi sorprende vederla in queste condizioni. - Avrebbe avuto modo di fargli alcune domande, non c'era alcuna fretta.. aveva tutto il tempo che desiderava, e anche di più.

     
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  10. Mysti™
     
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    mysti

    Oscar


    Oscar rimase a bocca aperta: è vero, lì per lì aveva davvero pensato di dirigersi verso quel cumulo di germi ambulante e urlarliene quattro ma...la frase di Donatien non aveva bloccato al suo posto.

    - Se non gli date neanche un possibilità non sarete dissimili da quelli della loro risma.. -

    Aveva ragione....
    ...i demoni erano famosi per la loro rabbia, per il loro essere irascibile.
    Se lui fosse andato davanti a Dante per urlargliene 4 sarebbe diventato tale e quale a lui.
    -Hai ragione- disse allora, rimettendosi a posto la giacca da soldato che nello scatto si era alzata sulle spalle -ma lui non può prendersi comunque certe liber...- il vampiro se n'era andato, senza nemmeno aspettare la fine della sua frase -....tà....non mi stava minimamente ascoltando, vero?- disse poi mentre i suoi occhi di rubino seguivano la figura del vampiro che si allontanava.
    Ma aveva poi senso inseguirlo per adare anche lui da Dante?
    Scosse la testa con gesti meccanici quando, per caso, i suoi occhi caddero sul fantasmino davanti a lui che guardava con aria alterata tutta la scena.
    Per la rabbia verso quel demone si era persino dimenticato che non era solo...
    -Paige!- le si avvicinò, tentando di recuperare la sua attenzione: aveva sempre avuto un certo feeling con quella ragazza e di certo, lei era la persona più indicata per passare una bella festa di Pasqua - lo so che forse a te non potrebbe interessare ma...ti va di accompagnarmi verso il buffet? Ho una certa voglia di quella cioccolata dolce delle uova e, dal momento che posso mangiarle una volta all'anno beh...vorrei davvero approfittare della loro presenza per riempirmene la pancia!- e concluse con una risata meccanica e nervosa.



     
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9 replies since 29/3/2013, 22:05   147 views
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